Nell'ordine di lettura corretto i ff. 95r-101r seguono f. 92v. Bianco il f. 47v. Si distinguono quattro unità codicologiche e sei mani, tutte databili al sec. XV ex.-XVI in.: unità I coi ff. 1-47 e le mani A (ff. 1r-14r; 14v, lin. 7-47r) e B (f. 14v, linn. 1-6); unità II coi ff. 48-58 e le mani A (ff. 48r-58v, lin. 4 ab i.) e C (f. 58v, linn. 3-1 ab i.); unità III coi ff. 59-66, 70-92, 95-II cart., 93-94 e le mani D (ff. 59r-66v; 70r, lin. 4-92r, lin. 6; 93r-94v) e F (ff. 70r, linn. 1-3 e margine esterno; 92r, lin. 7-v; 95r-101r); unità IV coi ff. 67-69 e la mano E (ff. 67r-69v). Annotazioni di una stessa mano nel margine esterno dei ff. 37r, 85v e 97v; forse di una stessa altra ai ff. 1r s.n., 47v e IIv cart. post. Annotazioni di carattere liturgico e orazioni vergate rozzamente nei margini dei ff. 46v-47r. I fogli di guardia pergamenacei I-II ant. e post. provengono da un ms. del sec. XI. Sul verso del f. s.n. ant. e a f. 1r le vecchie segnature dell'Ambrosiana "T" e "T.277 [sive 271]." rispettivamente. Al f. IVv "Antologion Canonum S.S. Patrum" di mano di Giorgio Longo.
C. PASINI, Bibliografia dei manoscritti greci dell'Ambrosiana (1857-2006), Milano, Vita e Pensiero, 2007 (Bibliotheca erudita, 30), p. 249.